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Il percorso della RSI

Un Gruppo assicurativo/bancario, in quanto soggetto chiave dell’economia, ha responsabilità molto grandi: le sue scelte e le sue attività hanno, infatti, un impatto significativo sugli stakeholder con cui esso si relaziona e incidono sullo sviluppo dell’intero Sistema Paese.

A partire dal 1993 Unipol ha iniziato a rendicontare l’impatto sociale, economico ed ambientale della sua attività pubblicando il suo primo Rapporto Sociale, che ha rappresentato un modo per dare concretezza all’idea di rendere l’Assicurazione, prima di tutto, un servizio di primario interesse sociale; quindi, per descrivere la sua distintività e il suo stretto collegamento con le organizzazioni del mondo del lavoro autonomo, della piccola e media impresa e del lavoro dipendente.

Nelle sue dodici successive edizioni fino al 2004 il documento si è progressivamente evoluto da strumento di mera comunicazione a strumento di gestione e verifica delle strategie aziendali: un processo attorno al quale le strutture di impresa hanno via via preso a identificarsi e a verificare le relazioni con i loro pubblici di riferimento, un “luogo” naturale di incontro e confronto con gli stakeholder dell’impresa.

La scelta di pubblicare, nel 2005, il 1° Bilancio Sociale a livello di Gruppo è una conseguenza naturale di questo percorso che intende evidenziare la volontà di integrare la responsabilità sociale all’interno delle politiche gestionali di tutte le Società del Gruppo.

Nel corso del 2006, in contemporanea con la pubblicazione del 2° Bilancio sociale di Gruppo, è stata avviata una riflessione ancora più decisa sul tema della sostenibilità, ovvero sull’integrazione della Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) nei processi di pianificazione strategica e nelle scelte gestionali del Gruppo con l’obiettivo di creare un posizionamento chiaro, forte e originale di Unipol nella gestione del proprio business.

Il primo passo è stata la costituzione della funzione “Corporate Identity e Comunicazione” in staff all’Amministratore Delegato, con al proprio interno un’Area dedicata alla RSI.

L’azienda ha, quindi, iniziato un percorso finalizzato a rileggere i propri obiettivi strategici alla luce del nuovo posizionamento, cercando di integrare le attese degli stakeholder nella gestione quotidiana del core business. Tale percorso – che ha preso avvio da quanto fatto fino a quel momento dal Gruppo – si è caratterizzato per una piena valorizzazione dei rapporti di collaborazione e di dialogo con gli enti e le associazioni che operano sul tema della sostenibilità (tra i principali: Impronta Etica, Forum per la Finanza Sostenibile, CSR Europe) e per l’avvio di iniziative a forte valenza sociale (ad esempio i progetti legati alla sicurezza stradale e all’educazione alla legalità).

Obiettivo finale - da realizzarsi di pari passo con la definizione del nuovo assetto di Gruppo - sarà la definizione di una strategia orientata alla sostenibilità con un orizzonte di medio-lungo periodo e l’impostazione di un piano operativo, da implementarsi annualmente, per la realizzazione della strategia così definita.