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Lo scenario assicurativo

IL MERCATO ASSICURATIVO

Il quadro sul fronte macroeconomico è stato caratterizzato da un’elevata crescita economica, da un’inflazione moderata, da bassi tassi d’interesse e da mercati azionari favorevoli in Europa, Giappone e paesi emergenti. In questo contesto buoni risultati sembrano provenire dalla situazione economica europea ed italiana: se nell’area Euro il PIL (in crescita) si è attestato sul +2,7%, anche l’Italia sembra recuperare competitività, con un incremento del 2% del PIL nel corso del 2006, sulla base delle stime preliminari dell’Istat.

Per quel che riguarda il mercato assicurativo, in particolare, si osserva come i paesi industrializzati abbiano continuato a dominare con una quota dell’87,5%, nonostante siano stati i mercati emergenti ad aver avuto una crescita più rapida, grazie anche al rafforzamento delle loro valute.

In quasi tutti i paesi, il ramo Vita è cresciuto più rapidamente delle attività economiche complessive (+3,9% in termini reali), fatta eccezione negli USA, dove i maggiori tassi d’interesse sul breve termine hanno reso meno attraente far confluire la liquidità nei prodotti di questo ramo.
I rami Danni in termini reali sono cresciuti dello 0,6%, rallentando nettamente rispetto agli ultimi anni, e in gran parte dei paesi l’incremento della raccolta è cresciuto più lentamente rispetto all’andamento del PIL. La redditività del comparto Danni è rimasta molto solida, con combined ratio nettamente al di sotto del 100%.
Le aspettative sui risultati per il 2006 rimangono favorevoli. La crescita potrebbe evidenziare una accelerazione nel ramo Vita mentre il ramo Danni continuerà a mostrare una crescita poco elevata.

Analizzando i dati del mercato assicurativo europeo, si osserva come il ramo Vita continua ad essere il ramo trainante del mercato: con una crescita del +6,5% rappresenta il 62% dell’intera raccolta premi. Tale incremento continua a riflettere la fiducia degli assicurati verso prodotti vita pensionistici alternativi (ricordiamo che il rapporto della popolazione operativa rispetto ai pensionati si sta riducendo significativamente) ma anche verso quei prodotti che in un periodo di bassi tassi di interesse riflettano comunque un buon investimento e garantiscano il capitale.

Tra i primi dieci paesi europei per raccolta Danni, il paese con il più alto livello di penetrazione assicurativa è l’Olanda, il sesto paese per raccolta, una quota di mercato del 6,5% e un rapporto tra i premi lordi e il PIL pari al 4,92%; seguono la Svizzera con il 4,49%, il Regno Unito con il 3,97%. L’Italia, che rappresenta il 4° paese per raccolta con una quota di mercato del 9,6%, ha un rapporto premi/PIL del 2,56%, al di sotto delle media europea (3,22%).

 
raccolta lavoro diretto italiano e sua composizione

L’ASSICURAZIONE IN ITALIA

Se, da una parte, il numero di imprese con sede legale in Italia è in sostanziale stabilità, dall’altra si verifica un aumento significativo della presenza di rappresentanze estere che, specialmente, esercitano nei rami Danni. Al 31 dicembre 2006 le imprese di assicurazione in esercizio sono 246 (contro le 244 del 2005), di cui 169 con sede legale in Italia (171 un anno prima) e 77 rappresentanze di imprese estere (erano 69), per la maggior parte (74) comunitarie. Sono 85 le imprese che esercitano esclusivamente i rami Vita, mentre 128 esercitano esclusivamente i rami Danni; 24 imprese esercitano sia i rami Vita che i rami Danni e infine 9 imprese esercitano la sola riassicurazione.
Per quel che concerne la natura giuridica, delle 169 imprese con sede legale in Italia, 165 sono società per azioni, 3 sono società di mutua assicurazione e 1 è società cooperativa.

Raccolta premi complessiva – Per il 2006, si prevede una raccolta complessiva dei premi in Italia superiore ai 108 miliardi di euro, in calo dell’1,2% rispetto allo scorso anno. L’incidenza della raccolta premi sul Prodotto Interno Lordo (PIL) dovrebbe calare dal 7,7% del 2005 a circa  il 7,4% del 2006.

Nei rami Danni si stima nel 2006 un aumento leggermente superiore al +2,5% del 2005 (intorno al + 2,7%). Tale trend è ancora influenzato dal tasso di crescita dell’RCA che, anche per il 2006, dovrebbe aumentare in misura limitata (intorno all’1,4%).

Il comparto Danni non Auto risente di una generalizzata stagnazione del segmento aziende e di una debole domanda sul fronte retail. Gli impatti degli interventi normativi sul settore Danni (divieto di esclusiva per gli agenti, indennizzo diretto, adeguamento dei massimali RCA previsto da legge comunitaria 2006) difficili da quantificare ad oggi, potranno essere visibili dal 2008.

Nei rami Vita, dopo la forte crescita osservata nel 2005 (+12%), la raccolta dovrebbe raggiungere nel 2006 i 71 miliardi di euro, registrando una contrazione che allo stato attuale è stimata intorno al 3%, ma che potrebbe risultare anche più forte, data la chiusura della nuova produzione individuale a dicembre, -8,2%.

Tale riduzione è dovuta principalmente ad una flessione registrata dalla nuova produzione di prodotti Vita tradizionali e al forte rallentamento dell’attività svolta attraverso il canale bancario.

 
sviluppo del mercato assicurativo in italia