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Lettera dell'Amministratore Delegato

fotografia dell'amministratore delegato carlo salvatori

NEL MERCATO METTENDO
AL CENTRO LE PERSONE

Sono al mio primo appuntamento con il Bilancio Sociale del Gruppo Unipol, una consolidata abitudine di consuntivare, oltre le cifre, anche i fatti ed i contributi più significativi che l’impresa offre all’ambiente in cui opera.
Desideriamo comunicare l’etica con cui fare business. Desideriamo mantenerne la sostenibilità nel tempo, a beneficio degli stakeholders. Siamo per questo consapevoli del mercato e delle sue evoluzioni, per cogliere tutte le opportunità che ci assicurino la sopravvivenza e il successo. Opportunità senza le quali non ci può essere miglioramento continuo dell’azienda e delle persone che in essa lavorano.
Quest’anno abbiamo avviato un nuovo processo di redazione del Bilancio Sociale, in linea con il nuovo corso strategico avviato dai nostri azionisti di riferimento, e con il sostegno del nostro Presidente Pierluigi Stefanini. Un processo evolutivo nato anche dall’impulso del nuovo Piano Industriale 2007-2009, presentato alla comunità finanziaria nel settembre del 2006.
Il primo cambiamento importante consiste nel presentare il Bilancio Sociale, insieme a quello economico-finanziario, in occasione dell’Assemblea Annuale degli Azionisti, in segno di rispetto per i nostri interlocutori.
Inoltre, il Bilancio Sociale è stato rivisto, nella forma e nei contenuti. Vogliamo renderlo coerente con i futuri sviluppi: affermare la tradizionale comunicazione sociale del Gruppo Unipol, e allinearlo, nei prossimi anni, alle best practices di mercato.
Ci vogliamo contraddistinguere in un mercato finanziario sempre più competitivo, dove sarà essenziale sviluppare modelli di business al cui centro deve stare il Cliente. Un Cliente nuovo, che saprà sempre meglio apprezzare la qualità complessiva della nostra proposta, attraverso la qualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi.
Il mercato sta cambiando profondamente. Il Gruppo Unipol dispone di un modello di business unico, del quale si possono trovare solo pochi esempi analoghi, a livello internazionale, e tutti di successo.
Il Gruppo Unipol si sta rapidamente preparando per affrontare le nuove sfide, per evolvere con il mercato e, possibilmente, per anticiparne le mosse. Accanto alla multicanalità, diretta o in collaborazione con altri partner, il Gruppo Unipol sta scoprendo un nuovo modo di “fare agenzia”, in stretto collegamento con la banca e le sue filiali, offrendo alle proprie reti agenziali prodotti innovativi. E’ proprio questa una delle competenze distintive che ci caratterizza e che vogliamo riaffermare con forza.
Si aprono così nuove prospettive di sviluppo, in un contesto dove solo modelli originali di business potranno competere con i sempre più giganteschi conglomerati finanziari, domestici e stranieri.
In parallelo anche la normativa si sta modificando profondamente, mediante le “liberalizzazioni” e il nuovo sistema dell’ ”indennizzo diretto”. Ebbene, sono temi che non ci fanno paura, che riteniamo debbano essere accolti come opportunità e per i quali ci stiamo preparando e stiamo evolvendo, per essere attori ben presenti ed attrezzati ad affrontare le nuove sfide.
Accanto alla rinnovata attenzione per le reti agenziali, il gruppo ha avviato anche un vasto programma di formazione e addestramento per i propri collaboratori. Sappiamo, infatti, che solo un nuovo modo di lavorare, basato sui team e sui progetti, ci permetterà di accelerare i tempi di risposta e dare maggiore velocità di esecuzione alle scelte aziendali.
Per garantire continuità, e sostenibilità, il nuovo piano strategico ha messo al centro dell’attenzione non solo lo sviluppo dimensionale, ma anche l’indispensabile miglioramento della redditività ordinaria dell’impresa.
Sono convinto che la qualità dei servizi e dei prodotti destinati ai nostri clienti, principalmente retail e piccola e media impresa, dipendano strettamente dalla qualità del nostro lavoro. Per questo motivo, per migliorarne l’esecuzione, si sono avviati numerosi progetti aziendali con l’obiettivo di modificare profondamente i processi, per allinearli alle best practice di mercato.

Tra le principali attività, attualmente in corso, per la realizzazione del piano industriale c’è l’operazione di riorganizzazione societaria, organizzativa e funzionale del Gruppo. Essa crea i presupposti per affrontare le nuove sfide imposte dai cambiamenti in atto nel mercato e per realizzare gli obiettivi di piano.
Abbiamo preferito investire parte della eccedenza di capitale per acquisire il 100% di Aurora. Riteniamo sia il miglior modo per credere nelle persone che già lavorano con noi, nelle società da noi gestite, nelle cose che sappiamo fare.
Se guardiamo a Unipol questa, nel tempo, si è appesantita di funzioni di holding e di servizio non più in linea con le esigenze del business.
Ecco allora che lo scorporo di Unipol Assicurazioni permetterà alla componente operativa, quella più commerciale e tecnica, di concentrarsi sul proprio mercato di riferimento, di dare maggiore attenzione alla propria rete distributiva, al proprio marchio,  ai propri clienti di riferimento.
L’ulteriore accentramento di funzioni e servizi comuni nella Holding permetterà di rendere i servizi più efficienti e di fornire risposte più efficaci a tutte le società del Gruppo nello stesso modo.
Si metteranno a fattor comune nella Holding sinergie, know-how, competenze, esperienze ed informazioni. La Holding avrà anche il compito di favorire gli scambi tra le diverse componenti assicurative e bancaria del Gruppo.
Infine nell’ambito del progetto di riorganizzazione il Consiglio di Amministrazione del 15 marzo ha approvato un sistema di incentivazione, legato al superamento dei risultati del piano triennale, avente lo scopo di responsabilizzare sempre più il management al raggiungimento degli obiettivi degli azionisti.

Carlo Salvatori